Del contadino fai sapere…
Roma! Puoi dirlo forte partecipa alla Biennale dello spazio pubblico, che da diversi anni riunisce esperti, professionisti, associazioni, enti locali intorno ai temi legati alla città e alla gestione del territorio, affrontando i temi dell’agricoltura urbana e dell’accessibilità al trasporto pubblico.
Il fenomeno dell’agricoltura urbana si situa all’incrocio di nuove politiche pubbliche, volte a valorizzare il patrimonio agricolo e il verde pubblico, a rafforzare l’interazione tra cittadini e amministrazione attraverso la tutela del paesaggio, a incentivare le pratiche dell’agricoltura sociale, a trasformare la sensibilità ecologica in opportunità di lavoro. Per assicurare il completo inserimento dei luoghi dell’agricoltura nel tessuto urbano, è necessario sviluppare alcune connessioni, come quelle con la rete di trasporto pubblico. Queste questioni assumono rilievo particolare in una città come Roma, dove tanto la vastità del territorio quanto le difficoltà legate al trasporto pongono delle sfide che devono essere affrontate con un approccio innovativo.
Per l’approfondimento di questi temi, Roma! Puoi dirlo forte ha organizzato delle passeggiate che, partendo dal più vicino punto di contatto con la rete di trasporto pubblico, hanno ripercorso alcuni luoghi emblematici delle diverse declinazioni possibili dell’agricoltura urbana: la tenuta di Castel di Guido, gestita dal Comune di Roma e dalla Regione Lazio, che è da tempo in attesa di un bando per assicurarne un funzionamento più efficiente; l’orto urbano dell’associazione Terra! ONLUS presso il centro di ippoterapia Ciampacavallo, espressione di un fenomeno diffuso in molte città del mondo, dove si unisce la cura per l’ambiente con momenti di socializzazione; la cooperativa Co.r.ag.gio., impresa agricola di giovani agricoltori, che hanno vinto il bando indetto dal Comune di Roma nel 2014 per la gestione delle terre pubbliche. Durante le passeggiate sono state presentate le realtà che operano nei diversi luoghi e sono intervenuti stakeholder ed esperti per illustrare le problematiche affrontate.
La tenuta di Castel di Guido
La tenuta di Castel di Guido si trova lungo la via Aurelia e costituisce una delle grandi proprietà agricole pubbliche del territorio di Roma. Oltre all’allevamento e alla coltivazione, al suo interno si trovano un’oasi LIPU e la villa romana delle Colonnacce, attrazioni di notevole interesse storico-archeologico e naturalistico.
La tenuta ha tutte le caratteristiche per diventare una azienda modello di agricoltura multifunzionale: uno spazio pubblico di nuova generazione, capace di difendere l’ambiente e la salute delle persone, di includere soggetti deboli e di ospitare visitatori.
Gli orti urbani di Terra!
Dal 2013, l’associazione Terra! ha iniziato il progetto Coltivare RappOrti, per recuperare alcuni spazi all’interno del centro di ippoterapia Ciampacavallo, sull’Appia Pignatelli. Nell’area interessata dal progetto sono presenti venti orti urbani coltivati da circa settanta persone, un forno autocostruito in terra cruda, un orto e una zona comune curati e gestiti collettivamente.
Come accade in molte città del mondo, questi orti urbani sono un modo per coniugare cura dello spazio pubblico, attenzione per l’ambiente e costruzione di legami sociali, ravvivando il senso di comunità che è alla base del vivere la città. Per raggiungere gli orti urbani si attraversa il Parco della Caffarella, ricco di elementi storici e naturalistici.
I giovani agricoltori e le terre pubbliche
Nel 2014, il Comune di Roma ha indetto un bando per assegnare alcuni appezzamenti di terreno a giovani agricoltori. Quello di Borghetto San Carlo, sulla Cassia, è stato preso in gestione dalla cooperativa Co.r.ag.gio., alla quale contribuiscono giovani agricoltori, agronomi, cuochi professionisti, designer, architetti, braccianti e manovali specializzati, antropologi, esperti della comunicazione, educatori, sociologi.
Questo modello rappresenta un modo innovativo di fare impresa (agricola), unendo al recupero dello spazio pubblico la creazione di posti di lavoro e la diffusione di buone pratiche agricole, ambientali e solidali. Per raggiungere la cooperativa Co.r.ag.gio. abbiamo utilizzato la ferrovia regionale FL3 fino alla stazione Giustiniana, poi camminato lungo la via Cassia, uno degli assi portanti del percorso storico della via Francigena, dove potrebbe essere allestito un percorso ciclopedonale.